Giovanni Signoriello
Molto bello, soprattutto se si è letto Platone (Le leggi, il Politico e la Repubblica): il condizionamento e la persuasione del corpo sociale per ottenere la piena adesione ad un modello di vita, la definizione di norme generate da pochi uomini dotati di una saggezza superiore, riconosciuta da tutti ed in torno alla quale la comunità si raccoglie. La tematizzazione di una giustizia che a livello sociale si esprime attraverso l'assegnazione e la distribuzione dei compiti in piena conformità con le attitudini personali di ciascun cittadino è, secondo me, particolarmente riuscita. E poi, al vertice, la figura dell'accoglietore di memorie dietro cui si nasconde il legislatore platonico, l'arconte della Repubblica, l'unico (o gli unici) nella città ad avere la piena conoscenza, quella noetica, del Bene che conferisce la saggezza ultima. E' lui che, faticosamente e con sacrificio personale, regge le sorti della comunità e ne determina il destino. Una rielaborazione del pensiero politico di Platone che, nonostante le differenze e gli adattamenti cinematografici, può essere una bella introduzione allo studio del filosofo ateniese. Lo consiglio. PS: ovviamente è + bello il libro...
Claudio Vi (Donutz90)
Dal trailer pareva un action figo invece si è rivelato un film per i feels dove ti sparano in faccia le solite immaginette per far vedere quanto é bello il mondo (con in molte pubblicità ). Niente di che. Evitabile.
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Riccardo “riccardoPolaris” Iannone
Il film mostra il maniera indiretta (perché noi ci crediamo svegli, Buddha vuol dire risvegliato!) o meglio in maniera molto diretta, se siamo appena consci del nostro reale stato, il reale stato dell'umanità: una vita meccanica che manca di vere emozioni e libertà. Notevole.